L’adozione del canone concordato a Torino come a livello nazionale da parte dei proprietari che intendono locare il proprio immobile è in costante crescita. Nel 2016 i contratti di questa tipologia hanno infatti rappresentato il 48%* sul totale nella città di Torino. Le ragioni principali di questo trend sono da ricercarsi principalmente nella possibilità di risparmio offerta ai locatori, ma anche nelle agevolazioni fiscali, prorogate fino a fine 2019 dall’ultima legge di Bilancio.
(*Fonte dati: ISTAT – Leggi l’articolo sul Sole24Ore)
Di cosa si tratta?
Il canone concordato è frutto di accordi territoriali volti a definire limiti (minimi e massimi) di oscillazione del canone di affitto. La città di Torino è stata la prima ad adottare l’accordo, esteso anche a comuni limitrofi quali Grugliasco, Moncalieri, Collegno e Caselle Torinese.
Perché conviene?
A confronto con il canone libero, il canone concordato (o convenzionato) offre significativi vantaggi ai proprietari, come sconti su IMU e TASI e sulla tassazione dei canoni. In particolare, comporta
- Una riduzione del 30% dei costi legati all’imposta di registro,
- Una riduzione del 33,4% del reddito derivante dalla locazione;
- Una riduzione dell’aliquota IMU, ridotta allo 0.431%.
Per i locatori che intendono optare per la cedolare secca, l’aliquota è unica, fissata al 10% e sostitutiva di IRPEF, imposta di registro e bollo.
Come si calcola?
Il canone agevolato viene calcolato in base a quattro fattori:
- Ubicazione dell’immobile
- Qualità dello stabile e dell’alloggio
- Metratura
- Durata del contratto (fino a un massimo di 6+2 anni)
Il canone concordato a Torino
L’accordo territoriale di Torino è applicabile a contratti stipulati
- con cedolare secca 3+2;
- ad uso transitorio;
- per studenti;
- contratti di locazione parziale generica o a studenti.
Quest’ultima categoria, novità introdotta dal capoluogo piemontese, riguarda contratti di locazione che prevedono la convivenza tra locatore e conduttore, dalla durata variabile da 3 a 6 mesi o di 6 e 18 mesi, senza rinnovo, in cui parte del proprio alloggio è affittato a studenti italiani universitari o in specializzazione, o a studenti internazionali partecipanti a programmi di scambio come ad esempio il programma Erasmus.
Il canone convenzionato è calcolabile in base a 4 zone:
- Zona 1 – Centro
- Zona 2 – Semicentro
- Zona 3 – Periferia
- Zona 4 – Collinare
Ognuna delle quali è suddivisa in tre sub-fasce più una zona di pregio, all’interno delle quali il valore del canone è proporzionale alla superficie ed alle dotazioni dell’immobile: oltre a definire la zona e la sub-fascia di appartenenza dell’immobile bisogna dunque determinarne gli elementi funzionali (arredamento, annessi, caratteristiche degli impianti…)
Troverai una guida completa ed aggiornata al canone concordato 2018 a Torino (compresa la lista degli elementi funzionali) a questo link
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